Pubblicato pochi giorni fa, il Rapporto Mutui Ipotecari 2018 da parte dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare da parte dell’Agenzia delle Entrate ha scattato una fotografica puntuale della situazione delle ipoteche immobiliari sul mercato italiano, soffermandosi in particolar modo sullo scenario delle grandi città.
Stando a quanto viene sottolineato dal dossier, quasi un quarto del capitale finanziato nel 2017 attraverso mutui con garanzia ipotecaria, 21,8 miliardi di euro su 93,4 miliardi di euro, origina da atti in cui le unità immobiliari concesse a garanzia del credito sono ubicate nelle otto maggiori città per popolazione. Continua a leggere Ipoteche immobiliari, ecco la situazione nelle grandi città italiane






L’Osservatorio del mercato immobiliare ha pubblicato i dati relativi al Catasto edilizio urbano al 2016. Un interessante dossier (gratuitamente disponibile, in versione integrale, sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate), dal quale emerge come lo stock immobiliare censito negli archivi consista in 74,3 milioni di immobili o loro porzioni, di cui 64,5 milioni censiti nelle categorie catastali ordinarie e speciali (con attribuzione di rendita) e più di 3 milioni censiti nelle categorie catastali del gruppo F, che rappresentano unità non idonee (temporaneamente o in via definitiva) a produrre un reddito (si pensi ai riduri, o ai lastrici solari). Ulteriormente, oltre 6 milioni sono beni comuni non censibili, ovvero di proprietà comune e non in grado di produrre reddito, mentre poco più di 100 immobili sono unità ancora in lavorazione. 
Continuano a crescere le operazioni di compravendita immobiliare a Bologna (+ 4,4% a/a nel primo trimestre 2017), ma il trend della città è inferiore alla media nazionale (+ 8,6% a/a) e a quanto avviene nelle sole otto principali città tricolori per popolazione (+ 9,9% a/a): è ciò che afferma l’Osservatorio sul mercato immobiliare italiano nel bollettino appena pubblicato, relativo ai primi tre mesi del nuovo anno. 
