Bologna, il 2017 si chiude con il segno meno: il 2018 è l’anno giusto del rilancio?

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Il mercato immobiliare di Bologna? Mostra qualche segno di ripresa, soprattutto in alcune aree urbane a maggiore richiesta. Tuttavia, complessivamente, il 2017 si chiude con il segno negativo: – 3,3% nelle compravendite del capoluogo, e – 0,8% per il trend delle transazioni nell’intera provincia, che può comunque contare su alcune prestazioni di relativo rilievo, come quelle nella semicintura sud-ovest.

A sancire tale fotografia sull’evoluzione del mercato immobiliare bolognese sono gli ultimi dati elaborati dall’Osservatorio del mercato immobiliare, pubblicati dall’Agenzia delle Entrate negli scorsi giorni, e in grado di confermare quanto sia graduale e complesso il tentativo di un ritorno alla “normalità” dopo una lunga fase di criticità congiunturale.

Quotazioni in flessione: -1,5% in città, – 1,3% in provincia

mutui casaA chiudere con il segno negativo sono anche i dati relativi all’andamento delle quotazioni medie, che – affermano ancora le rilevazioni regionali OMI – mostrano una flessione dell’1,5% nel capoluogo, per una media di 2.794 euro al metro quadro, e una contrazione dell’1,3% per l’intera provincia, a 2.053 euro al metro quadro.

Per quanto concerne le singole macro aree provinciali, tengono i valori (- 0,1%) della prima semicintura (a Nord, 1.726 euro al metro quadro, a Sud 2.278 euro al metro quadro), mentre più consistente è il calo nella seconda semicintura (e in particolare nella zona Sud-Est, – 1,9% a 1.477 euro al metro quadro, e Sud-Ovest, – 2,2% a 1.393 euro al metro quadro).

Bologna, la cintura esterna Sud sempre più richiesta

Soffermandoci più nel dettaglio su quanto avviene nell’area bolognese, qui le compravendite sono calate in via tendenziale in tutte le macro aree urbane, con la sola eccezione della cintura esterna Sud, sempre più richiesta, con uno sviluppo delle compravendite del 4,8% a 614 unità. Il maggior numero di operazioni sono tuttavia state formalizzate in relazione alla cintura esterna Nord, che – pur in calo del 3,2% rispetto allo scorso anno – porta in dote 2.067 operazioni, quasi il 40% di tutte le transazioni stipulate a Bologna.

Per quanto riguarda invece le quotazioni medie, tengono i prezzi nella zona collinare, la più cara, con un valore di 4.425 euro al metro quadro (quotazioni sostanzialmente stabili rispetto all’anno precedente). Peggiora la tendenza nella cintura esterna Sud, con una contrazione delle quotazioni medie del 3,17% a 3.556 euro al metro quadro.

La macro area urbana più economica si conferma quella periferica, con un calo rispetto al 2016 dello 0,81%, a 2.361 euro al metro quadro.

Con simili premesse, cresce l’attesa nei confronti dello sviluppo del 2018, un esercizio che per Bologna dovrebbe rappresentare il momento dell’avvicinamento della stabilità nel trend delle compravendite e dei valori immobiliari, con allargamento delle macro aree urbane che hanno già celebrato una sostanziale ripresa, a maggiori aree di riferimento.

Come avvenuto nella maggior parte delle zone territoriali della Penisola, è comunque probabile che il dato che invertirà per primo la tendenza sarà quello delle compravendite, spinte proprio da prezzi di sempre maggiore convenienza, e solo in un secondo momento quello delle quotazioni immobiliari, che tuttavia già nel 2018 potrebbero avvicinarsi alla stabilità tendenziale.

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