Compravendite nessuna novità: prosegue il calo dei volumi

Mercato immobiliare
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La pubblicazione degli ultimi dati dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate conferma quanto era oramai noto e in fase di consolidamento: i volumi di scambio nel secondo trimestre 2023 hanno proseguito la tendenza già tracciata e in corso da due trimestri a questa parte, con una contrazione del 16% su base tendenziale a livello nazionale. Sono infatti state compravendute sul mercato italiano 184 mila abitazioni nel trimestre in considerazione, circa 35 mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2022.

I dati, come intuibile, non sorprendono: proseguono semmai il trend già ben evidente nelle serie storiche delle variazioni tendenziali, in cui appare chiaro come dopo il picco positivo raggiunto nel secondo trimestre 2021, la crescita si sia gradualmente attenuata fino sfociare in un tasso di variazione negativo nel corso dell’ultimo trimestre 2022.

In un dettaglio territoriale osserviamo come le compravendite di abitazioni siano calate soprattutto nei comuni capoluogo (-17,2%, circa 12 mila abitazioni scambiate in meno rispetto al secondo trimestre dell’anno precedente), senza però trascurare la decisa flessione anche nei comuni minori (-15,4%).

La flessione è stata diffusa in tutte le aree del Paese, rispetto al secondo trimestre 2022, senza alcun tipo di eccezione. I passi indietro più consistenti si registrano nei comuni capoluogo del Centro, con una flessione del 21,4%, mentre al Nord Est e al Centro la variazione negativa è più forte (-19,6% e -19,9%) di quella che è possibile rilevare al Sud (-14,8%) e alle Isole (-8%).

Le opinioni degli agenti immobiliari

Come avviene per ogni pubblicazione, l’Agenzia delle Entrate ha elaborato anche gli ultimi dati del Sondaggio congiunturale del mercato delle abitazioni in Italia condotto presso gli agenti immobiliari in collaborazione con Tecnoborsa e Banca d’Italia.

Ebbene, da questa interessante indagine – uno spaccato attendibile di ciò che avviene nelle agenzie immobiliari – emerge come il 63% degli agenti intervistati abbia segnalato una sostanziale stabilità dei prezzi di vendita nel secondo trimestre del 2023, con una quota che risulta essere in leggero aumento rispetto alla precedente rilevazione. Si osserva inoltre come il saldo tra i giudizi in aumento e riduzione delle quotazioni immobiliari sia negativo per -14 punti percentuali). Ancora, la percentuale di agenzie che ha venduto almeno un’abitazione nel II trimestre è rimasta stabile rispetto al trimestre precedente, all’84,2%.

Tra gli altri spunti statistici, condividiamo infine come lo sconto medio applicato sui prezzi di vendita rispetto alle richieste iniziali del venditore sia leggermente aumentato all’8,5%, contro l’8,2% della precedente rilevazione, mentre i tempi di vendita si sono nuovamente allungati, anche se rimangono su livelli storicamente piuttosto contenuti, pari a 5,8 mesi contro i precedenti 5,5 mesi.

Continua a crescere, invece, la quota di operatori che ha segnalato difficoltà nel reperimento del mutuo da parte degli acquirenti: la percentuale si è portata al 30,9% contro il 30,1% della scorsa rilevazione, toccando il valore più alto dalla fine del 2014. Infine, emerge come la quota di compravendite finanziate con mutuo ipotecario è invariata su livelli storicamente contenuti (64,1%), e come il loan-to-value sia rimasto invariato al 76,7%.

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