Continuano a crescere le operazioni di compravendita immobiliare a Bologna (+ 4,4% a/a nel primo trimestre 2017), ma il trend della città è inferiore alla media nazionale (+ 8,6% a/a) e a quanto avviene nelle sole otto principali città tricolori per popolazione (+ 9,9% a/a): è ciò che afferma l’Osservatorio sul mercato immobiliare italiano nel bollettino appena pubblicato, relativo ai primi tre mesi del nuovo anno.
Una buona crescita per l’immobiliare bolognese
Al di là dei confronti con il resto del Paese, quel che emerge dai primi dati relativi al primo trimestre 2017 è una discreta prosecuzione del trend di sviluppo delle operazioni nell’immobiliare bolognese, che nel periodo oggetto di considerazione hanno fruttato 1.265 operazioni di compravendita abitativa, contro le 1.212 del primo trimestre dell’anno precedente.
Peraltro, pur non direttamente confrontabile, il dato ottenuto nella prima parte d’anno è un passo indietro relativamente contenuto nei confronti del ritmo medio trimestrale ottenuto nel 2016, con un livello medio di compravendite pari a 1.376 per singolo quarto d’esercizio, denotando così una valida tenuta dell’interesse nei confronti del settore.
Cresce più che proporzionalmente la superficie venduta
A crescere in modo più dinamico è, evidentemente, la superficie compravenduta nel periodo. Se infatti l’incremento delle operazioni di compravendita abitativa è stato pari al 4,4%, è del 7,9% lo sviluppo delle superficie compravendute, quale risultato di un aumento di 2,9 metri quadri (in media) nelle abitazioni oggetto di transazione nel periodo considerato.
Un simile incremento, peraltro, permette a Bologna di ottenere la migliore prestazione tra le principali città italiane per incremento della superficie media venduta, e consente altresì al capoluogo di portare la superficie media per operazione a 90,8 metri quadri, sopra i 90 metri quadri di media nelle otto principali città tricolori per popolazione.
Si preferiscono le case sotto gli 85 metri quadri
Per quanto infine concerne la preferenza delle classi dimensionali, a Bologna il trend sembra seguire quello nazionale: nel capoluogo, infatti, le operazioni si concentrano prevalentemente sulle superfici medie o medio-piccole, con il 53% delle transazioni che avvengono su abitazioni di ampiezza inferiore agli 85 metri quadri (il 39,5% per quelle tra i 50 e gli 85 metri quadri, il 13,6% per quelle inferiori ai 50 metri quadri), contro il 54% della media nazionale delle grandi città.
Per quanto concerne le altre classi, il 26,4% delle operazioni di compravendita residenziale si riguarda le abitazioni tra gli 85 e i 115 metri quadri, il 12,1% le abitazioni tra 115 e 145 metri quadri, l’8,5% quelle oltre i 145 metri quadri, contro medie nazionali per le grandi città rispettivamente pari al 25,7%, all’11,5% e all’8,5%.
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