Il 2019 si è chiuso con prezzi immobiliari prossimi alla stabilità. Ad affermarlo è l’ultimo bollettino Crif – MutuiSupermarket aggiornato al quarto trimestre 2019, secondo cui i prezzi al metro quadro degli immobili oggetto di garanzia ipotecaria per i mutui, hanno chiuso lo scorso anno con un passo indietro dello 0,8%, contro il -1,4% del 2018 e il -4,1% del 2017.
Un avvicinamento all’attesa stabilizzazione dei valori di mercato che, tuttavia, non è stato sufficientemente omogeneo in tutto il territorio nazionale.
Prezzi degli immobili, andamento frammentato in tutta Italia
Approfondendo il trend dei prezzi al metro quadro nel 2019 a livello territoriale, si noti come la contrazione maggiore si stia registrando al Sud / Isole (- 2,7%), e al Nord Ovest (- 2,1%), con quest’ultima area che risulta essere fortemente condizionata dalla deludente prestazione del Piemonte, peggiore regione d’Italia sull’evoluzione dei valori di mercato, con un passo indietro del 6,9%.
Sicuramente migliore la prestazione nel Centro Italia, dove il passo indietro è ora contenuto al -1,4%, mentre nel Nord Est si celebra la conferma della dinamica di stabilità dei prezzi al metro quadro rispetto al 2018.
Più in dettaglio, le regioni che hanno mandato in archivio il 2019 con le migliori prestazioni sono Liguria (+ 6,4%), Emilia Romagna (+ 2,4%) e Toscana (+ 0,8%), mentre le regioni più affaticate, oltre al già rammentato Piemonte, sono l’Umbria (- 6,4%) e il Trentino Alto Adige (- 4,3%).
Su scala metropolitana, bene le prestazioni di Firenze (+ 8,2%), Napoli (+ 7,1%), Milano (+ 6,5%), Bologna (+ 5,3%) e Genova (+ 3,1%), mentre chiudono l’anno con un nuovo calo dei valori di mercato Palermo (- 1,1%), Roma (- 1,8%) e Torino (- 1,9%).
Le previsioni per il 2020
Partendo da tali dati statistici, è lecito cercare di comprendere come potrebbe evolversi il 2020.
In estrema sintesi, riteniamo che i valori di mercato, su livelli così altamente attraenti, dovrebbero costituire una leva fondamentale per poter favorire una nuova spinta del mercato immobiliare, confermando la dinamica positiva per il quinto anno consecutivo.
Un altro fattore che dovrebbe garantire il prolungamento del buon momento immobiliare dovrebbe essere la tenuta del comparto creditizio, con un gradevole mix di tassi bassi e maglie creditizie discretamente generose da parte delle banche.
Ulteriormente, dovrebbe consolidarsi la presenza di alcune determinanti – chiave, come i numerosi incentivi fiscali per il recupero del patrimonio immobiliare, con uno sguardo particolarmente attento al risparmio energetico, e la crescente tendenza a compiere operazioni di investimento immobiliare approfittando proprio del favorevole scenario sopra rammentato.
Con tali premesse è dunque lecito attendersi un 2020 di nuova spinta dei valori di mercato delle abitazioni e, forse, del tanto atteso raggiungimento di una dinamica stabile rispetto al 2019. Il dato nazionale continuerà comunque ad essere piuttosto eterogeneo al suo interno, con alcune zone del Paese e alcune aree metropolitane che dovrebbero continuare a super-performare rispetto alla media della Penisola.
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