La Legge di Bilancio 2023 ha apportato alcune novità per il settore immobiliare e per quello edilizio. Nelle prossime righe cerchiamo di fare il punto su tutti i cambiamenti più importanti per i proprietari di casa, arrivando a condividere le valutazioni di maggiore impatto sulla gestione delle proprietà immobiliari.
Superbonus
Cominciamo naturalmente dal Superbonus. La Legge di Bilancio non apporta alcuna miglioria al quadro preesistente, con la conseguenza di non impedire l’abbassamento della percentuale utile per detrarre le spese Irpef legate agli interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio, dal 110% al 90%. Rimane valida la possibilità di usufruire della detrazione, in luogo a quella in sede di dichiarazione dei redditi, mediante la cessione del credito di imposta o lo sconto in fattura.
Sconto IVA
Tra le novità della Legge di Bilancio 2023 figura anche la detrazione dall’Irpef lorda del 50% dell’imposta sul valore aggiunto versata per l’acquisto, entro il 31 dicembre 2023, di immobili residenziali che sono qualificati con la classe energetica A o B, ceduti da imprese di costruzione o OICR immobiliari.
Barriere architettoniche
Tra i bonus che vengono confermati anche per il 2023 (e non solo, considerato che la proroga è valida fino al 31 dicembre 2025) troviamo anche quello del 75% per gli interventi di rimozione delle barriere architettoniche.
Bonus mobili
Altra conferma in materia di bonus è quella dei bonus mobili, per cui però nel 2023 non ci si è limitati alla sola proroga, bensì a un rialzo che porta il tetto massimo di spesa detraibile da 5.000 euro a 8.000 euro. per il 2024, salvo interventi in corso d’anno, è invece previsto un ritorno al precedente tetto di spesa detraibile di 5.000 euro.
Rinegoziazione mutui
In un contesto di tassi crescenti, il governo ha deciso di consentire la rinegoziazione dei mutui ipotecari rispolverando il funzionamento di una vecchia norma che consente di modificare il tasso del proprio finanziamento casa da variabile a fisso, stabilendo un meccanismo di calcolo che stabilisce un tetto massimo all’onere del tasso certo.
Il provvedimento, adottabile fino al prossimo 31 dicembre 2023, ricalca infatti quello che era stato adottato tra il 2011 e il 2012, con il mutuo ipotecario che non deve essere superiore a 200.000 euro, per acquisto o ristrutturazione, tasso e rata variabile per tutta la durata del contratto e Isee del mutuatario non eccedente i 35.000 euro.
Le altre misure
Tra le altre principali misure, rileviamo la conferma dell’agevolazione sui mutui per l’acquisto della prima casa da parte degli under 36, così come l’incremento del tetto Isee da 12.000 euro a 15.000 euro per accedere al bonus sociale per l’energia elettrica e il gas.
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